Quattrocento anni di carcere distribuiti fra un totale di 44 imputati: è quanto deciso al termine del processo d’Appello relativo all’inchiesta Golgota, un’importante operazione della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro. Questo processo ha avuto origine dalle precedenti indagini Jonny e Tisifone, mirate a smantellare i clan della ‘ndrangheta attivi nella provincia di Crotone. Sono stati coinvolti i clan Arena-Nicoscia di Isola Capo Rizzuto e i Mannolo di San Leonardo di Cutro.
Le condanne
La Corte d’Appello di Catanzaro, presieduta da Alessandro Bravin, ha confermato ieri in secondo grado in gran parte le condanne del primo grado, emesse il 28 ottobre 2022, apportando solo alcune modifiche.
I reati contestati agli imputati comprendono l’associazione mafiosa, l’estorsione e la detenzione illegale di armi, tutti reati che rivelano la gravità della situazione criminale in provincia.
In totale sono stati decisi circa 400 anni di carcere complessivi, distribuiti su 44 imputati, mentre altri invece sono stati assolti dallo stesso Tribunale giudicante.
L’inchiesta Golgota, guidata dai due sostituti procuratori Domenico Guarascio e Paolo Sirleo, aveva unito i risultati delle operazioni Jonny e Tisifone.
L’inchiesta Golgota aveva portato alla luce la presenza radicata e violenta delle cosche nel crotonese. Già nei giorni scorsi in merito all'operazione Jonny l'ex governatore della Misericordia di Isola di Capo Rizzuto - in provincia di Crotone - Leonardo Sacco era stato assolto perché il fatto non sussiste dal Tribunale di Crotone.
Nessuna irregolarità è stata appurata sulla gestione fiscale dell’ente che si occupava del centro di accoglienza per migranti di Isola Capo Rizzuto. A difendere l'ex governatore della Misericordia è stato l'avvocato Francesco Verri.
Un meeting sul contrasto alla 'ndrangheta a Reggio Calabria
Intanto un importante evento si è svolto dal 15 ottobre a Reggio Calabria per fare squadra contro la 'ndrangheta.
Nella città dei Bronzi di Riace si sono incontrati i rappresentanti dei 20 Paesi coinvolti nel Progetto I-CAN, tra cui Procuratori, Investigatori e Analisti, tutti uniti nella lotta contro la criminalità organizzata internazionale.
Questo progetto, avviato nel 2020 grazie all'iniziativa del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e del Segretariato Generale di Interpol, mira a potenziare la lotta alla ‘Ndrangheta calabrese. L’obiettivo principale è quello di accrescere la consapevolezza riguardo al fenomeno mafioso e sviluppare strategie adeguate per fronteggiarlo.